Pasta ripiena assimilabile ai Tortellacci (ma con tale denominazione sono di sola pertinenza ferrarese). La prima generica attestazione appare circoscritta in una zona che non ha specifiche tradizioni nell’utilizzo di zucca nel ripieno (Civitella di Romagna, 1931). Nelle edizioni successive la specialità si radica a Modena e Reggio Emilia, forse per prossimità al mantovano, dove è caratteristica e da cui è stata “accolta” (1984); mentre l’edizione precedente li identificava come consuetudine di tutta la regione (1969).

Se il servizio è identico nelle due località (“asciutto con ragù di carne o rigaglie di pollo e parmigiano”) il ripieno è variabile. A Modena nel 1969 è con "zucca cotta, schiacciata e impastata con amaretti, parmigiano, noce moscata, pane grattugiato e, facoltativo, uovo"; mentre nel 1984 con "polpa di zucca gialla cotta in forno, passata al setaccio e unita ad amaretti sbriciolati, mostarda cremonese, parmigiano, noce moscata e succo di limone o buccia di limone grattugiata”.

A Reggio Emilia con “zucca impastata con amaretti, parmigiano, noce moscata, pane grattugiato e facoltativo uovo” (1969) o con gli amaretti e la mostarda di frutta sostituiti dal Savor: “salsa a base di scorze di limone, arancia e melone con polpa di zucca gialla, mele cotogne unite a mosto cotto e noci” (1984).

Variabile anche il formato (“ad anello”, “chiuso a raviolo”) con la versione più complessa per Modena, con "i due angoli superiore e inferiore del pezzetto di sfoglia ripiegati sulla noce del pieno, i laterali torti e chiusi ad anello" (1969).