Pasta ripiena tipica di Granaglione – località dell’Appennino bolognese poco distante dai noti stabilimenti termali di Porretta e in zona di confine con la provincia di Pistoia – compare solo nell’edizione del 1969 con riferimento a una sagra dedicata che si svolge nel mese di giugno (si tiene ancora oggi: l’edizione estiva 2017 era la sessantasettesima).

I rivoltoni sono “grossi ravioli contenenti un ripieno di ricotta, verdure o carne in ragù”. La variabilità nel ripieno li ascrive a una tipologia generica di pasta, riconoscibile più per la specifica localizzazione territoriale che per precisi dettagli di preparazione gastronomica. Le altre specialità locali sono in linea con quelle della tradizione montanara, in particolare per via dell’utilizzo di farina di castagne che, in questa zona, è utilizzata per preparazioni dolci che sono comuni alla dolciaria rustica toscana (ad esempio i necci).

L’indicazione della sagra evidenzia una volontà di forte valorizzazione turistica: Granaglione si trova in montagna, vicino a una località termale frequentata per la cura e villeggiatura. La presenza di una specialità gastronomica caratterizza con forza l’idea di un’accoglienza piacevole che contempla il consumo di una cucina genuina che vanta un’autentica tradizione territoriale.