Le italiane sono le principali destinatarie dei messaggi propagandistici connessi alla restrizione dei consumi: sono loro che devono essere convinte a «economizzare scrupolosamente su tutto per arrivare alla desiderata vittoria», a fare «opera patriottica» utilizzando i surrogati, a «lasciare la carne ai figli che combattono» per la grandezza della nazione.

Per promuovere la parsimonia alimentare e «dare gli opportuni consigli alle donne delle classi popolari, esposte alle più dure prove della guerra» vengono organizzati convegni e incontri, pubblicati opuscoli, decaloghi, manuali.

La Lega femminile bolognese per la limitazione dei consumi divulga, ad esempio, una Guida per la disciplina dei consumi alimentari, un agile libretto in cui vengono trattati temi quali le proprietà nutritive dei cibi e l’economia nei consumi, corredato da ricette soprattutto vegetariane.

La necessità di utilizzare nell’alimentazione «soprattutto quegli ortaggi che nelle contingenze attuali, possono dare un apporto considerevole di nutrimento in parziale sostituzione di quanto, per varie cause, più scarseggia per la popolazione civile: la carne» porta alla diffusione di guide sulla coltivazione degli «orti di guerra» con indicazione e consigli su come preparare piatti basati essenzialmente su verdure e legumi.

Cominciano a essere pubblicati anche i primi libri di cucina per i magri tempi di guerra che hanno per argomento la scarsità e la mancanza di alimenti e in cui compaiono ricette economiche (frattaglie, aringhe e baccalà, zuppe di verdure, coniglio, ecc.).

Rientra nella campagna per la restrizione dei consumi la richiesta fatta alle massaie di utilizzare per cucinare i cibi la cassetta di cottura, un capiente contenitore imbottito da elementi isolanti (paglia, segatura, trucioli di legno, ecc.) ben pressati in cui inserire le pentole e usato per ultimare la cottura dei cibi una volta giunti a bollore. La sezione bolognese dell’Alleanza femminile italiana, per favorirne l’utilizzo, segnala i negozi in cui le massaie possono acquistarla risparmiando «il 75% di combustibile».

Approfondimenti bibliografici

  • Maria Concetta Dentoni, L’arte di vivere bene mangiando poco. Signorine e contadine di fronte ai problemi, in Paola Corti, Le donne nelle campagne italiane del Novecento, Bologna, il Mulino, 1991, pp. 133-147.