I surrogati alimentari sono quei cibi che per somiglianza di sapori, apporto calorico, e proprietà organolettiche vanno a completare o sostituire una dieta tradizionale generalmente in situazioni di crisi alimentare. La sostituzione di alcuni alimenti con altri mancanti, durante le crisi alementari delle due guerre mondiali, avviene nelle popolazioni anche spontaneamente, per naturale spirito di adattamento, ma soprattutto durante la seconda si assiste a una vera e propria propaganda in riguardo volta a sdrammatizzare la gravissima crisi.

Alcuni esempi: al posto del tè, ovviamente di importazione inglese, si propone il karkadè, infuso importato dalle colonie italiane. Il caffè vene sostituito da orzo. Quando nel 1939 è vietata la vendita della carne per due giorni a settimana (tre giorni nel 1940) si invita la popolazione a mangiare pesce e in generale si promuove il consumo di coniglio. Per fare il pane si miscela la farina di grano, con quella di mais. Alla pasta si sostituisce il consumo di riso, anche in province dove non era abitudine consumarne.